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13 aprile, sabato

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Oggi - senti - ho visto
un serto luminoso di parole
appeso lì nell’aria, appena mosso
del tremore dei mondi, pieno-vuoto
una rete leggera che suonava
anzi no sussurrava e sospirava
esseri e cose e connessioni: ed altro.

Ho preso carta e penna e in un momento
s’è infranta ed è crollata e n’è rimasta
una cosa soltanto che leggera
s’è posata sul foglio nereggiando:
è.

Completa la faccenda
cancella tu quel segno, per favore:
a me non basta il cuore.


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