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La Progettazione didattica condivisa: valutazione finale

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Era un’esperienza nuova per tutti, sia per noi alunni che per il professore, ma devo dire che non mi aspettavo riuscissimo a lavorare così bene. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo rallentato o lavorato meno ma penso che siano legati soprattutto alla nostra inesperienza con una didattica di questo tipo. Complessivamente l’esperienza è stata positiva e sarò contento se la continueremo anche l’anno prossimo. (Dalle risposte anonime al questionario finale.)

La sperimentazione della Progettazione didattica condivisa (https://www.academia.edu/104584462/Proposta_di_progettazione_didattica_condivisa), proposta nell’anno scolastico 2023-2024 alla classe 4A del Liceo “Piccolomini” di Siena, sezione Liceo delle Scienze Umane, prevedeva una valutazione intermedia, alla fine del primo quadrimestre,  per decidere se proseguire con la sperimentazione o tornare alla prassi tradizionale, e una valutazione finale.

In questo documento presento l’esito delle due valutazioni e alcune considerazioni finali sulla sperimentazione.

Valutazione alla fine del primo quadrimestre

Il 29 gennaio è stato somministrato un questionario anonimo con le seguenti domande a risposta multipla:

  1. Ti sembra che questo metodo abbia migliorato la qualità del tuo apprendimento?

  2. Ti sembra che questo metodo abbia migliorato la tua autonomia nell’acquisizione delle conoscenze?

  3. Ti sembra che questo metodo abbia migliorato le tue relazioni con i compagni?

  4. Ritieni opportuno continuare con questa metodologia anche nel secondo quadrimestre?

I risultati sono stati i seguenti:

  1. Molto 6.67%; Abbastanza 40%; Poco 20%; No, l’ha peggiorata 6.67%; Non saprei 26.67%.

  2. Molto 26.67%; Abbastanza 53.33%; Poco 6.67%; Non saprei 13.33%.

  3. Molto 20%; Abbastanza 46.67%; Poco 26.67%; Non saprei 6.67%.

  4. Sì 40.00%; Sì ma con alcune modifiche 33.33%; No 26.67%. (La domanda consentiva di inserire le modifiche suggerite.)

Inoltre il questionario comprendeva due domande a risposta aperta:

  1. Quali ti sembrano i punti di forza della sperimentazione?

  2. Quali ti sembrano i punti deboli della sperimentazione?

Di seguito un’analisi delle risposte compiuta dall’Intelligenza Artificiale (ChatGPT 4o):

1. Quali ti sembrano i punti di forza della sperimentazione?

Tematiche Ricorrenti:

Opinioni Espresse:

2. Quali ti sembrano i punti deboli della sperimentazione?

Tematiche Ricorrenti:

Opinioni Espresse:

3. Modifiche suggerite

Tematiche Ricorrenti:

Opinioni Espresse:

Considerazioni Generali

Punti di Forza

Punti Deboli

Modifiche Suggerite

Implicazioni

Valutazione di fine anno

Negli ultimi giorni dell’anno scolastico è stato sottoposto agli studenti un questionario anonimo con una sola domanda a risposta aperta:

Abbiamo fatto una prima valutazione della sperimentazione di quest’anno alla fine del primo quadrimestre. Alla fine dell’anno ti chiedo un bilancio complessivo. Non ti sottoporrò domande a risposta multipla, come nella valutazione precedente. Vorrei che ti esprimessi liberamente, considerando gli aspetti positivi del lavoro di quest’anno, quelli negativi e il valore generale, per te, dell’esperienza. Esprimiti liberamente, senza alcuna preoccupazione di compiacere il docente. Per me è fondamentale conoscere il tuo reale punto di vista. Naturalmente il questionario è anonimo.

Di seguito l’analisi delle risposte fatta dall’Intelligenza Artificiale (ChatGPT):

Analisi del Sentiment delle Risposte Aperte

Risultati del Sentiment

Identificazione dei Temi Ricorrenti

Interpretazione Tematica

Termini Chiave

Sintesi delle Risposte

  1. Valutazioni Positive: La polarità positiva media indica che molti studenti vedono la sperimentazione in una luce favorevole, apprezzando probabilmente l’innovazione e l’autonomia.

  2. Critiche Costruttive: La presenza di termini bilanciati suggerisce che ci sono critiche costruttive mirate a migliorare l’approccio didattico.

  3. Ruolo del Professore: La frequenza del termine “professore” implica che il ruolo e l’interazione con l’insegnante sono componenti chiave nelle valutazioni degli studenti.

Raccomandazioni

Osservazioni conclusive

La Progettazione didattica condivisa, così come è stata agli studenti all’inizio dell’anno, contemplava due possibilità: la condivisione della progettazione iniziale, e dunque la scelta degli argomenti da studiare, dei temi da approfondire, degli obiettivi da perseguire e delle metodologie da adottare e dunque la stesura condivisa del Piano di lavoro iniziale oppure, in una versione più audace, la condivisione di tutto il lavoro scolastico. La classe ha scelto, con votazione anonima, questa seconda possibilità. 

Attuare la Progettazione didattica condivisa in questa seconda modalità vuol dire lasciare agli studenti la libertà, dopo aver stabilito in modo comune il Piano di lavoro, di decidere come procedere: la metodologia da impiegare nello studio, i tempi, le modalità di verifica, eventuali approfondimenti. E anche il ruolo che di volta in volta avrà il docente.

Nella migliore delle ipotesi una classe impegnata in un lavoro simile, che si avvicina molto alla pratica dell’autogestione, compie due lavori: uno sulla disciplina e uno di riflessione e sperimentazione didattica. In altri termini, la classe si chiede come studiare, e prova diverse possibili soluzioni. E naturalmente una simile ricerca non sarà senza difficoltà, con qualche tentativo fallimentare e un po’ di inevitabile confusione. Fondamentale è avere un docente in grado di orientare la ricerca anche in campo didattico, se necessario e richiesto dalla classe.

La classe 4A, dopo la decisione iniziale, si è orientata verso un tipo di lavoro di studio di gruppo in classe, alternato a momento di sintesi e riepilogo degli argomenti studiati da parte del docente. Non sono state tentate altre modalità didattiche. Nella seconda parte dell’anno è stata sperimentata, con risultati interessanti, una valutazione orale tra pari, mentre qualche difficoltà ha creato un test online somministrato alla fine dell’anno scolastico e che molti studenti hanno trovato poco adatto alla disciplina studiata, che forma al ragionamento più che alla compilazione di test a risposta multipla.

La difficoltà maggiore incontrata è stata quella relativa alla gestione del tempo. Soprattutto all’inizio del secondo quadrimestre si è constatato un notevole ritardo sul piano di lavoro stabilito all’inizio dell’anno. Occorre osservare, tuttavia, che un ritardo non troppo diverso si è verificato anche in altre classi, nella stessa e in altre discipline, e va attribuito almeno in parte al proliferare di progetti e attività varie. È una delle cose di cui maggiormente si sono lamentati quest’anno (e a dire il vero anche negli anni precedenti) i docenti del “Piccolomini”; la Progettazione didattica condivisa ha fatto sì che il problema passasse agli studenti, responsabili in prima persona dei tempi di svolgimento del lavoro stabilito.

Nel complesso la sperimentazione sembra essere positiva, anche se con criticità significative. Per me è stato non facile ripensare il mio ruolo. Sono stato a disposizione della classe come esperto della disciplina, pronto a intervenire su loro richiesta, a spiegare singoli argomenti o a fare lezione quando loro lo ritenevano necessario. Questo ruolo di figura semplicemente a disposizione, che osserva e interviene solo su richiesta, mi ha impedito di proporre alla classe stimoli che probabilmente avrebbero reso più efficace il lavoro. La speranza era che la classe fosse costretta dalla sperimentazione a sperimentare a sua volta pratiche didattiche, a interrogarsi sui metodi migliori per imparare insieme. Questo non è avvenuto. Poco rilevante mi sembra però l’incidenza della distrazione di alcuni studenti, segnalata da alcune risposte a entrambi i questionari. Si tratta di una distrazione non più significativa di quella degli anni precedenti, e per considerare la quale è bene anche tener presente che delle tre ore settimanali di Filosofia due erano collocate in modo assolutamente infelice alla quinta e alla sesta ora del lunedì.

Antonio Vigilante

antoniovigilante@autistici.org

Siena, 8 giugno 2024


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