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Dito c'è

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Ora che Ermes è grande – ha compiuto tre anni a dicembre! – è necessario che gli parli di Dito. Alcuni, gli dirò, credono in Dito; altri no. Alcuni credono che Dito sia un Pollice. Dito creò il mondo, bereshit, e alla fine ne fu contento assai, ki tov, e fece un grande OK metafisico. Quelli che credono in Dito Pollice sono convinti che esse et bonum convertuntur – questa però gliela spiego quando cresce. Altri ritengono che Dito sia Indice. Per loro Dito è uno che dice a tutti come devono vivere, un Cacacazzi di dimensioni inimmaginabili; e si arrabbia molto se non fai quello che dice, e ti manda all’Inferno, al manicomio, a scuola – in un sacco di postacci. Si fa rappresentare sulla terra da un esercito di cacacazzi come lui, onorati e riveriti. Altri ancora credono in Dito Medio. Per loro esse ac bonum non conventuntur – anche questa gliela spiego da grande -, e anzi il bene è ribellione all’essere, e Dito Medio non è l’Origine, ma l’Antiorigine. Dito Medio è l’anti-Dito Indice, il Dito incazzato che leholam si ribella al Dito ordinatore di kol tahat-ha-shemes. Gli spiegherò anche che papà è ateo, ma qualche volta invoca Dito Medio.


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