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Tutti gli articoli.
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Le cose belle non dicono
Proprio perché le relazioni quotidiane sono improntate alla comune utilizzabilità , al rimando significativo, al quale è funzionale il sistema dei ruoli e degli status, è profondamente disturbante un gesto scenico che proponga, anche, un diverso modo di concepire la relazione, e denunci la vacuità del ruolo dell'attore e dello spettatore. Non c'è da attendersi che un artigianato delle relazioni sia facile e susciti consensi. E tuttavia è necessario.
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Lettera aperta a un leghista foggiano
Politico è chi si prende cura della polis, della comunità . Della sua crescita, del suo sviluppo o, per dirla con Pasolini, del suo progresso. Sappiamo che non c'è progresso che non passi attraverso l'umano. Rendere le persone migliori è il primo obiettivo di una politica autentica. Sono persone migliori che costruiscono una economia migliore, una società migliore, una democrazia migliore. E dunque le chiedo: in che modo quell'odio nichilistico, quell'odio da Ku Klux Klan che ho trovato sul suo profilo Facebook, si concilia con la sua pretesa di essere un politico? Perché, di fronte a quelle atrocità , non ha detto una sola parola, ed ha invece distribuito quale a là i suoi compiaciuti "mi piace"? Cosa sta facendo, signor Splendido, alla comunità che pretende di rappresentare?
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Le liturgie di Marina Abramovic
Qualche nota sparsa sulla mostra di Marina Abramovic "The Cleaner" a Palazzo Strozzi.
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L'ENI, l'Africa e noi
"Da parecchi anni noi investiamo in 14 Paesi africani, dall’Angola alla Nigeria passando per Congo e Mozambico, con l’obiettivo di affiancare all’attività estrattiva programmi di sostegno delle economie e delle comunità locali: centrali elettriche, impianti eolici, solare fotovoltaico per dare energia alle famiglie e alle imprese di vari Paesi. Ma anche investimenti in agricoltura e in riforestazione." A parlare è l'amministratore delegato **Claudio Descalzi**. Una narrazione che l'ENI ha, naturalmente, i mezzi economici per diffondere sulla stampa, compreso l'acquisto di un vistoso spazio pubblicitario sulla presente testata. Ma è una narrazione vera?
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Palio: il dialogo necessario
In molti la vista di un cavallo che si lancia a fortissima velocità contro una curva e si spezza una gamba suscita qualcosa di diverso dal semplice dispiacere. Suscita ribrezzo, scandalo, dolore. E no, non si tratta di "presunti" animalisti. Si tratta di animalisti veri, ma anche di molta gente senza etichette, cui la violenza sugli animali fa orrore (e per fortuna di gente così ce n'è ancora molta).
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La capotreno e il rispetto delle regole
Ritenere che il mancato rispetto delle regole sia ragione sufficiente per il mancato rispetto dell'essere umano è una china pericolosissima, che ha a monte un capotreno giustiziere e a valle un ragazzo pestato a morte.
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Georges Lapassade, ancora
Rileggere oggi Lapassade può sembrare impresa disperata, se si considera la spoliticizzazione attuale degli studenti, la loro scarsa propensione a discutere ruoli, poteri, dinamiche sociali, il ripiegamento sul privato; se si considera, ancora, il disorientamento degli stessi docenti, sempre più in difficoltà , anzi in imbarazzo in una istituzione che, non più attraversata da fremiti rivoluzionari, appare poco credibile anche come strumento della conservazione sociale. E' invece un atto di speranza. E di ribellione.
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Quant'è falso (e pericoloso) Dio
Superati i settant'anni Sergio Givone, che conosciamo come uno dei massimi filosofi italiani, s'accorge d'aver sbagliato mestiere e ci consegna un'enciclica: "Quant'è vero Dio. Perché non possiamo fare a meno della religione" (Solferino, Milano 2018). Il titolo è azzeccato, e davvero rincresce che non sia venuto in mente a qualcuno degli ultimi papi, ai quali non si può rimproverare, tuttavia, di non aver pensato quello che si trova oltre il frontespizio.
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Cosa dovrebbe dire un ministro dell'istruzione (e cosa non dirà )
Mi chiedo che succederebbe se un ministro dell'Interno cominciasse il suo mandato dicendo che occorre che i poliziotti la finiscano di fare i poliziotti come hanno sempre fatto, che si diano una mossa e imparino un po' come si fa il loro mestiere, magari grazie a qualche nuova tecnologia. Mi chiedo che succederebbe se lo dicesse ai medici un ministro della Salute. E' normale invece che lo dica un ministro dell'Istruzione.
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La caccia è un pericolo per tutti
Viviamo in un paese ossessionato dalla sicurezza. Un paese in cui, nonostante tutti i dati dicano che da molto tempo ormai i reati più gravi, a partire dagli omicidi, sono in calo verticale, la gente ha una paura terribile. Una paura che esige poliziotti di quartiere, videocamere, uno spazio pubblico sempre più blindato, fogli di via sempre più facili per chiunque sia percepito come un pericolo, con il rischio sempre maggiore di violazioni. Una paura su cui si costruisce il successo politico. Ma come si spiega che gli stessi politici che alimentano l'ossessione per la sicurezza siano favorevoli alla caccia?
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Poesia della natura offesa
Seduto su un colle, il poeta si abbandona a considerazioni sull'infinito contemplando una siepe, oppure interroga la luna, che si staglia in un cielo intatto. Ma che accade se, dando uno sguardo alla siepe, vi trova impigliato un sacchetto di plastica, oppure al di là di essa scorge una discarica? Che accade se il suo solitario colloquio con la luna è disturbato dal passaggio di un volo di linea? Non ha che due possibilità . Può fingere di non vedere, rattristandosi magari per la sfortuna di essere nato in tempi in cui la pura contemplazione della natura e del paesaggio è contrastata da elementi cosi prosaici e antiestetici, oppure può fare poesia della siepe e del sacchetto di plastica, della luna e dell'aereo. E questo realismo poetico - perché dire il reale oggi significa dire la discarica non meno del bosco - può prendere provocatoriamente la direzione della ricerca di una nuova bellezza, che nasca dall'incontro della siepe con il sacchetto di plastica (si pensi alla scena del sacchetto di plastica, appunto, nel film _American Beauty_ di Sam Mendes) oppure farsi strumento di denuncia e di cambiamento. E' quest'ultima la via della ecopoesia.
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Ripartiamo dall'ultimo romanzo di Francesca Melandri
"Sangue giusto" di Francesca Melandri è un romanzo bellissimo, vero: e dolorosissimo. Un libro che spiega meglio di qualsiasi altro perché siamo al punto in cui siamo. Non sorprende che sia letto ed apprezzato più all'estero che in Italia.
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Il grido della Natura
La mia edizione di un libro di John Oswald.
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Dio vuole che Salvini sia ministro
Molti cattolici sono scandalizzati dalla ostentazione del Vangelo e del rosario da parte di Salvini. Per chi considera il cristianesimo, anche nella sua versione cattolica, la religione che sta dalla parte degli ultimi, dei poveri e degli emarginati, si tratta di una strumentalizzazione che tradisce l’essenza del messaggio evangelico. Ma è davvero così?
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Adolescenti fuori controllo
Il disprezzo degli adolescenti è radicato nel nostro discorso comune non meno del disprezzo dello straniero o dei Rom. Eppure basta uno sguardo un po’ meno superficiale per accorgersi che loro sono quelli più a posto, nella nostra società .