Tag: scuola
Tutti gli articoli con il tag "scuola".
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Come insegnare filosofia
Prendete il manuale di filosofia. Apritelo. Toccate la carta. Saggiatene la consistenza. Si chiama grammatura. Ora fate una ricerca su quella carta. Che tipo di carta è, dove viene prodotta e come e quanto guadagnano gli operai che la producono. Tornate al libro di testo....
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Di cosa parliamo quando parliamo di burocrazia scolastica
Come tutti i docenti in questo periodo sono alle prese, oltre che con il complesso lavoro di valutazione finale, con la compilazione di un bel po' di documenti, prime fra tutti le relazioni finali riguardanti il lavoro svolto con gli studenti. Documenti importanti, che servono a valutare il proprio lavoro, ad interrogarsi su cosa ha funzionato e cosa no, e su come si può migliorare, ma che per lo più vengono stilati seguendo modelli che richiedono il ricorso a crocette, mentre le parti testuali vengono risolte ricorrendo a formule più o meno stereotipate - più o meno copia-incollate - in puro didattichese...
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Il corto circuito
Una persona ferisce con un coltello - un'arma bianca, scrive un articolo che riprende l'italiano disarmante dei rapporti di polizia - un'altra persona. Ferite non gravi, roba da codice giallo. Una non notizia. Diventa notizia perché la persona ferita è una professoressa e l'aggressore è uno studente. E non diventa solo una notizia. Diventa una notizia in base alla quale è possibile trarre conclusioni generali sugli studenti di oggi, le loro famiglie e chissà quanto altro...
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L'educazione finanziaria
Un mio articolo su "Micromega".
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La scuola è antifascista?
La scuola dunque no, non è antifascista. Se dicessi che è fascista mancherei di rispetto ai tanti docenti che quotidianamente provano a portare nelle nostre classi i cari valori della classe media educata e civile. Non è né fascista né antifascista, la scuola italiana. Come non è tante altre cose.
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ChatGPT e la pulizia del water
Come si farà ora a capire se un compito lo ha fatto lo studente o l'intelligenza artificiale? Il problema, a dire il vero, sussiste anche senza intelligenza artificiale. Come essere certi che i compiti a casa li abbia fatti lo studente e non il suo insegnante privato? Immagino che non sia un prooblema per i docenti perché l'insegnante privato è appunto un insegnante -- uno della ditta, per dirla con don Milani -- e dunque anche se i compiti li fa lui va bene così. Tutto questo dibattito, surreale come spesso sono i dibattiti sulla scuola, rivela lo strappo centrale nella trama della scuola...
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La scuola italiana nello specchio di quella americana
A proposito di "Scuola e politica negli Stati Uniti 1980-2020" di Andrea Mariuzzo.
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Entriamo nel merito
Cosa vuol dire realmente parlare di merito a scuola.
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Docenti: differenziare, non gerarchizzare
A proposito del "docente esperto".
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La Spagna, la filosofia e le chiacchiere
La riforma spagnola ha punti di grande interesse, come l’eliminazione dei voti numerici e il ripensamento dei meccanismi di recupero, ai fini di combattere la dispersione scolastica. Ma anche di questo sarebbe impossibile parlare, senza essere travolti dal solito disperante muro di fallacie logiche, disinformazione, catastrofismo, proprio di gente che dalla filosofia, se l'ha studiata, ha imparato poco: e certo non la serietà dell'argomentazione.
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La pedagogia dell'evitamento
Molti anni fa entrai in una sala molto affollata per seguire una conferenza sull’educazione. Una volta — stava dicendo il conferenziere — un bambino a scuola poteva essere definito turbolento; oggi lo stesso bambino sarebbe definito iperattivo....
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Scuola e lavoro: per un dialogo
Un confronto con Christian Raimo.
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La scuola difficile
Raccolgo in questo libro gli articoli sulla scuola che ho scritto nell’arco degli ultimi sei anni, prevalentemente su "Gli Stati Generali", nella speranza che il ragionamento sulla scuola che essi tentano, ricondotto ad una qualche unità in una raccolta, possa contribuire, sia pure in misura minima, alla riflessione sulla scuola che abbiamo e su quella che vorremmo o dovremmo creare.
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Valutare e valorizzare
Lo scorso anno l’ho chiuso come commissario interno all’esame di Stato. Una esperienza che è l’esatto contrario del primo giorno di scuola. Se questo ha la freschezza degli inizi e la fragranza della possibilità di cambiamento, l’esame di Stato ha la tristezza atroce del giudizio finale con i vincitori e in vinti; il momento nel quale l’istituzione celebra la sua istituzionale ottusità . Ho passato l’estate a cercare di riprendermi moralmente dagli esami. E a riflettere, ancora e ancora. In particolare, dopo aver passato giorni a chiudere esistenze e storie in un numeretto, a domandarmi cos’è valutare.
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Insegnare è una stronzata?
La scuola è diventata da tempo un sistema largamente basato sulla finzione. Nella visione ministeriale, le scuole sono aziende che mirano ad offrire un servizio di qualità agli utenti e che per questo attivano processi di costante auto-valutazione ai fini del miglioramento. Di fatto, le scuole sono sistemi che più che autovalutarsi si autogiustificano ed autoassolvono.