Tag: scuola
Tutti gli articoli con il tag "scuola".
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Cos'è una classe virtuale (e perché dev'essere libera)
Non è dunque sufficiente creare una classe virtuale per caricare i materiali da studiare e farsi consegnare i compiti svolti. Una classe virtuale può e dev’essere anch’essa una comunità di apprendimento. Il suo centro non è la condivisione di materiali, ma la condivisione di esperienze.
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Facciamo una scuola difficile
Molti docenti sono sinceramente convinti che compito della scuola sia favorire l’uguaglianza sociale. Ma come favorire l’uguaglianza sociale? Qui i docenti, pur mossi dalle migliori intenzioni, si perdono.
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Sinagogia
Un'intervista a "Tutta un'altra scuola".
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Come eliminare la bocciatura e vivere felici
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Elogio della competenza: una replica
Uno di quegli articoli lunghi e un po' noiosi che però non è possibile non scrivere. E' una risposta a un articolo polemico di Giovanni Carosotti, che a sua volta replica a una mia recensione di un libro di Galli della Loggia. I toni di Carosotti sono antipaticissimi, ma farò finta di niente, per non farti perdere altro tempo. Per la stessa ragione sorvolerò anche su alcuni punti dell'articolo, non proprio sintetico, di Carosotti.
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Esami di Stato, ovvero come ti ridicolizzo lo studente
Ora c’è un meccanismo cialtronesco che ha il solo effetto – o dovrei dire: il solo scopo? – di ridicolizzare lo studente. Come in un circo. Su, in piedi sul filo. Su, fammi la piroetta. Collega questo a quello. Vai da qui a lì. Spazia da Leopardi a Durkheim. E la ridicolizzazione è doppia, perché in questa meschina sceneggiata ministeriale ad essere ridicolizzati siamo anche noi docenti.
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La filosofia e il negativo: il tempo per essere veri
La filosofia è soprattutto questo: un acido gettato sulle cose allo scopo di essenzializzarle, metterle alla prova, rivelarne la natura (o l’assenza di natura). Una attività corrosiva nei confronti di fedi, ideologie, convinzioni, che si esercita anche verso le stesse filosofie.
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Il nuovo esame di Stato e i sogni del signor Miur
Ha grandi ambizioni, il Signor Miur. Ma, come succede, non è attrezzato in modo adeguato alle sue ambizioni. Dovrebbe trasformare la scuola, chiedere ai docenti di insegnare in modo diverso, magari mandare anche all’aria le discipline e mettere al centro la ricerca su temi e problemi. Ah, impossibile! Al solo pensiero il Signor Miur suda. Si può però sempre far finta di.
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Quale discorso di sinistra sulla scuola?
Abbiamo dunque un caso curioso: una medesima narrazione sulla scuola, a destra quanto a sinistra (a sinistra del Pd,s'intende). C'è qualcosa che non torna.
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Noi docenti non ci lasciamo intimidire
Bisogna esprimere la più assoluta solidarietà alla docente di Palermo, ma bisogna soprattutto dire nel modo più forte e chiaro che no, non ci lasciamo intimidire da nessuno. Perché la nostra libertà è la libertà di tutti.
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Scuola: la laicità difficile
La scuola, laica e pluralista, è aperta a chiunque abbia qualcosa da dire, e dunque anche al vescovo, ma a condizione che lo dica in un contesto di confronto.
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Le radici culturali dell'abbandono scolastico
Ma la scuola ha la cultura? No. La scuola ha _una_ cultura. I programmi scolastici, o per meglio dire le programmazioni dei singoli docenti, offrono agli studenti una fetta di cultura, dalla quale restano escluse molte cose.
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Perché non sono patriottico: lettera a una studentessa
Cara \*, qualche giorno fa mi hai fatto osservare, con tono di rimprovero, che non sono patriottico. Una osservazione che mi ha spiazzato un po': come docente credo di dover essere preparato, di dovermi aggiornare, di dover fare il possibile per insegnare bene, cose così. Non mi sono mai posto il problema se un docente debba anche essere patriottico.
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La scuola e il vuoto
Più che di soldi, insomma, bisognerebbe discutere di che tipo di scuola vogliamo, di quale tipo di didattica e di educazione, e ovviamente (perché sempre di questo si tratta, quando parliamo di scuola) di quale società vogliamo. Ed è qui che appare evidente il vuoto di Bussetti.
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Cosa dovrebbe dire un ministro dell'istruzione (e cosa non dirà )
Mi chiedo che succederebbe se un ministro dell'Interno cominciasse il suo mandato dicendo che occorre che i poliziotti la finiscano di fare i poliziotti come hanno sempre fatto, che si diano una mossa e imparino un po' come si fa il loro mestiere, magari grazie a qualche nuova tecnologia. Mi chiedo che succederebbe se lo dicesse ai medici un ministro della Salute. E' normale invece che lo dica un ministro dell'Istruzione.