Blog di Antonio Vigilante.
Blog di Antonio Vigilante.
"Ricordati che non è un disonore smarrirsi nell'immensa foresta della vita." (Janusz Korczack)
È un po' che procedo nella foresta. Non so dire se mi sono smarrito. Ogni tanto mi fermo, mi guardo intorno, prendo appunti. Molti finiscono su questo blog. Oltre ai post, ci sono un album e dei vocali. Qui qualcosa su di me.
_ultimi post
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Il neo-autoritarismo pedagogico, ieri e oggi
Qualche giorno fa Ermes ha disseppellito nel mio studio un vecchio cd-rom blu. C'è dentro un bel po' di roba di vent'anni fa: appunti, foto, libri, discussioni. Un piccolo baule dal passato. Tra le cose riaffiorate, c'è questa recensione di un libro che ho dimenticato del tutto sia di aver letto che di aver recensito. Non ho la minima idea di dove sia uscita la recensione. Ma mi sembra interessante per individuare le prime radici di quella connivenza tra pessima pedagogia e pessima politica i cui frutti stiamo soffrendo oggi.
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Ah, questi vandali!
Parlo di vandalismo dei pre-adolescenti, nel primo vocale - il parente povero del podcast - di "odnikud".
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Una caro: ovvero come far naufragare una relazione
Ogni relazione di coppia è un campo di pulsioni, desideri, invocazioni, imprecazioni, sentimenti, emozioni, aspettative nel quale è possibile cavarsela solo avendo il coraggio di essere sinceri fino alla spietatezza. Difficile dire se sia un fatto naturale o culturale, ma il nostro desiderio non si fissa su una persona. E nemmeno il bisogno di essere riconosciuti, apprezzati, compresi. Non c'è modo migliore per trasformare qualsiasi rapporto di coppia in un inferno che cercarvi la felicità piena o l'unione assoluta.
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Davvero non sappiamo più educare?
Bisogna dunque, temo, rovesciare l'analisi. Il problema, sì, è che educhiamo poco. Confondiamo l'educazione con le regole e quindi veniamo meno alle nostre responsabilità educative - come se bastasse fare un po' il caporale per essere dei genitori o degli insegnanti. Dovremmo chiederci ogni giorno come aumentare il potere dei nostri figli e dei nostri studenti, ma non c'è nulla che ci spaventi di più.
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Perché non possiamo non dirci buddhisti
Quello che sappiamo del mondo entra in conflitto inconciliabile con il modo in cui per secoli siamo stati abituati a pensare noi stessi. Il risultato è che non sappiamo più abitare il mondo. Di qui l'importanza, anche per l'Occidente, del Dharma del Buddha.
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Risposta a Raffaele Ascheri
Sul suo blog Raffaele Ascheri ha replicato al mio articolo a proposito dell'occupazione del "Piccolomini". Tre quarti di quello che scrive sono un tentativo di mettermi in ridicolo. Piuttosto goffo, a dire il vero: dopo avermi etichettato come "un mix di Gandhi e Platone" - ho scritto due libri di critica di Gandhi e detesto Platone - accusa me di etichettare lui perché non so che, bontà sua, è "decisamente critico verso il Governo Netanyahu". E non manca di fare ironia sul mio cognome: una cosa di cui credevo - speravo - di essermi liberato con la fine della scuola elementare.
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Una lezione dagli studenti
Gli studenti del Liceo “Piccolomini” di Siena hanno occupato per qualche giorno la scuola, motivando la decisione con un comunicato lungo e articolato, nel quale parlano di Gaza, ma anche dell’Ucraina e del Sudan, oltre che del crescente clima di repressione nel nostro Paese. Per discutere di Gaza gli studenti hanno invitato a parlare Tomaso Montanari, di cui sono ben note le posizioni sul genocidio, e il meno noto Raffaele Ascheri, polemista e presidente della Biblioteca comunale degli Intronati, le cui posizioni pro Israele ho avuto modo di conoscere in occasione di un altro intervento al “Piccolomini”, durante un’Assemblea di Istituto.
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Il ragazzo di quindici anni e l'uomo che vorrebbe lapidarlo
Ero molto arrabbiato, da adolescente, con i politici democristiani e socialisti. Mi sembravano esseri umani miserabili e pensavo che l'Italia meritasse di meglio. Davo ragione a Pasolini e alla sua denuncia del nuovo fascismo della società del benessere. Ma oggi abbiamo qualcosa di peggio.
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I refusi di Valditara
Un documento che pretende di far rientrare la straordinaria ricchezza del mondo culturale cui oggi è possibile accedere perfino in un Paese provinciale come il nostro nel miserabile imbuto di quel nazionalismo idiota i cui frutti marci sono ben evidenti in Russia, negli Stati Uniti e in Israele, con il risultato di offrire alle nuove generazioni una grottesca caricatura della cultura. Il governo sta facendo politica – pessima politica – sulla pelle dei nostri figli, anche a costo di andare contro ogni evidenza pedagogica e psicologica. E questo va denunciato. Senza però smettere di sogghignare: perché riescono, questi meritevoli, ad essere così goffi da incarnare la caricatura di sé stessi.
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I cellulari e il gerontofascismo
Con una singolare parabola si è passati dall’esaltazione della giovinezza del fascismo all’efebofobia del populismo meloniano e salviniano. È la parabola di un Paese che è il più vecchio del mondo, insieme al Giappone e alla Germania. Non bisogna mai perdere di vista questo. Il populismo di Salvini e Meloni è un fascismo per vecchi. Può essere che sia perfino più pericoloso del fascismo del secolo scorso.
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Cosa ha detto Leone XIV a Isaac Herzog
O quello che avrebbe dovuto dire e non ha detto.
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Interiorismo
A Siviglia un'insegna che diceva...
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Essere l'Alhambra
Qualunque cosa accada, è possibile strutturare la nostra mente in modo che sia un'Alhambra?
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Siviglia
Siviglia è una città dialettica. La tesi è la serenità del Patio de las Doncellas e dei giardini dell’Alcazar - una serenità che cerca lo spazio chiuso, ordinato, in cui il pensiero e il corpo possano muoversi con passi lenti, pur senza dimenticare la vertigine del cosmo...
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La miseria del chiostro
Qualsiasi concezione religiosa o filosofica che esiga il chiostro, il monastero, la cerchia ristretta di amici o la setta filosofica si rivela, con ciò stesso, insufficiente.